Tra tutti i professionisti della salute i dentisti sono quelli che hanno più
difficoltà negli incassi . A sostenerlo
è Clint Sallee presidente di
Fidelity Creditor Services Inc, società di recupero crediti che lavora
prevalentemente nel campo sanitario in Nord America. Il
ritardato incasso crea una crisi di liquidità! Molti dentisti danno eccessiva fiducia al paziente esponendosi finanziariamente e devono poi spendere denaro per incassare
quanto gli è dovuto.
La Commercial Law
League of America, l’associazione degli
studi legali che operano nel
settore crediti, ha eseguito un
sondaggio da cui si rileva che a tre
mesi dalla fine del ciclo di cure si recupera mediamente soltanto 70 cent per ogni dollaro dovuto; a sei mesi
si scende a 50 cent e all’ anno solo
23 cent vengono mediamente recuperati.
Mai come in questo
caso è valida l’affermazione che il tempo è denaro. E
siccome prevenire è meglio che curare e importante realizzare in
segreteria un piano per la gestione del
credito.
Il primo passo è
identificare chiaramente il paziente in prima visita, raccogliere tutti i
recapiti telefonici, mail, residenza e luogo di lavoro, parentela con altri
pazienti dello studio, eventualmente chi lo ha indirizzato . Meglio conservare
i dati nel software gestionale per poterne disporre con facilità. Utile la
fotocopia del documento o della tessera del fondo assicurativo. Il piano
di cure accettato va firmato dal paziente, oltre alla raccolta del
consenso può diventare un utile
strumento di recupero credito. La segreteria deve negoziare le condizioni di
pagamento, meglio non iniziare il ciclo
di cure se non si dispone di un acconto.
Il flusso di cassa deve
continuare stimolato dalle sollecitazione della segreteria fino al saldo al termine delle
prestazioni. Dare ampio spazio al
credito al consumo, elimina ogni rischio
e fornisce immediata liquidità.
Attenzione alle insidie nascoste, i pazienti che non rispettano
l’appuntamento, talvolta celano
l’intento di interrompere o rallentare il flusso dei pagamenti, pertanto vanno contattati
telefonicamente per fissare altro appuntamento e chiedere spiegazioni. Utile è la revisione periodica dei record dei
pazienti con conti ancora aperti per
avere sempre sotto mano la situazione del credito e mettere in atto le
necessarie “stimolazioni”: solleciti a
voce o scritti, minacce di azioni legali, lettere dell’ avvocato, citazioni in
giudizio o invio all’agenzia di recupero credito.
davis cussotto
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