lunedì 23 settembre 2013

Il Risparmio Tradito

(per gentile Concessione del dr Tiziano Caprara diffondo questa slide sul  Turismo Odontoiatrico)







Tutti cerchiamo di risparmiare. A nessuno piace buttare i soldi e vogliamo avere un ritorno per ciò che paghiamo. Per ciò che riguarda la spesa odontoiatrica l’Università di Berna ha voluto analizzare la bontà dei prodotti oltreconfine per valutare se a fronte di una spesa (in alcuni casi non elevata) si poteva ottenere un buon lavoro, durevole nel tempo.
Il Prof. N.P.Lang ha visitato numerosi pazienti provenienti dalla Svizzera, Ungheria e altri paesi (Germania, Spagna, Francia Slovenia). Lo studio è stato eseguito in modo che il giudizio sulla qualità del lavoro venisse dato prima di conoscere la nazionalità del dentista che aveva effettuato il trattamento. Questo per evitare qualsiasi pregiudizio. Le conclusioni sono state quelle del grafico successivo A ottimoB buonoC mediocreD moltoscadenteE DanniirreparabiliPrestazioni protesiche a confronto tra Svizzera e stati esteri con particolare riferimento all'UngheriaSvizzeraAltri Ungheria



Giudizio di qualità :
A = Lavoro eccellente, di alta qualità
B = Trattamento buono, restauri senza rischi di danneggiamento per il cavo orale
C = Esito accettabile, accompagnato da modeste imperfezioni, non gravi, con possibili correzioni
D = Trattamento scadente e carente con alterazioni irreversibili che hanno già compromesso la salute del paziente o che l’avrebbero compromessa in futuro. Necessita di rifacimento lavoro)
E = Grave mutilazione e compromissione delle strutture e funzioni orali, con gravi danni che continuano a permanere anche dopo una nuova restaurazione, obbligatorio intervento successivo, costi per rifacimento superiori a quelli iniziali

Purtroppo il detto “Non esistono pranzi gratis” è stato confermato anche in questo lavoro. L’Università Svizzera ha infatti valutato la maggior parte dei lavori provenienti dall’Ungheria come “mutilanti e arrecanti gravi compromissioni dell’apparato stomatognatico, perduranti anche dopo una nuova restaurazione”. Va bene spendere meno o risparmiare. Ma se questo deve provocare una spesa molto più grande o addirittura la perdita della salute, forse è meglio pensarci due volte.
La salute perduta non può essere ricomprata.


Dr Tiziano Caprara