Il mondo dentale Statunitense pubblico e privato si è
unito per affrontare la crisi
che interessa il settore
della salute orale. Interessante
osservare la sinergia instauratasi
in USA tra il settore pubblico e l’
American Dental Association nell’
interesse della salute pubblica: un
modello a cui ispirarsi anche nel nostro paese.
ADA ha lanciato
la campagna “ il dentista fa la differenza” che
mira a ridurre il numero di adulti e bambini con patologie orali non trattate, attraverso l’educazione alla salute orale e
la prevenzione.
La necessità è
chiara, secondo dati del sondaggio
commissionato ad Harris Interactive (colosso mondiale della
sondaggistica) e diffusi a metà maggio. L’indagine condotta online nel mese di aprile su più
di 1.200 adulti americani, ha confermato un inquietante “dental
divide” in America:
1) metà degli adulti a basso
reddito non aver visto il dentista da
oltre un anno mentre il 70% dei
cittadini a reddito medio ha visitato il dentista nell’ultimo
anno
2) il 7% degli adulti a
reddito basso è edentulo, contro il 3%
degli adulti a reddito medio alto.
3) il 18 % degli adulti a reddito basso è stato in un pronto soccorso per una emergenza dentale, almeno una volta della
vita; solo il 7% dei redditi medi ha
avuto la stessa esperienza.
La maggior parte degli intervistati però
ritiene che il “Affordable Care Act”, il sistema di assistenza pubblica recentemente creato dall’ amministrazione
Obama possa risolvere i loro problemi
Il presidente ADA Robert A. Faiella, DMD dichiara
che nell’ ultimo ventennio sono stati fatti notevoli progressi nella
salute orale e che lo stato di salute delle ultime generazioni è migliorato.
Ma il divario tra chi ha accesso alle cure e chi no è
ancora grande. ADA lavora per superare
questo divario, una buona salute orale
non deve essere un lusso.
Il programma di ADA per contrastare il “dental
divide” si articola in quattro punti:
1) Curare le persone che
soffrono di patologie non trattate:
riducendo del 35%
entro il 2020 il numero delle
persone che accedono a un pronto soccorso per
una emergenza dentale questo estendendo ad altri 10 Stati il programma
prevenzione nella popolazione
residente nelle case di riposo e espandendo in tutto il paese il
programma “Kids a Smile” per lo screening degli under 5.
2) Rafforzare la rete pubblica e privata per fornire più assistenza ai cittadini
Americani, semplificando l’accesso a
Medicaid ( servizio pubblico)
3) Accrescere l’
educazione alla prevenzione aumentando il numero di presidi pubblici locali
a questa dedicati i cosiddetti
Community Dental Health Coordinators.
4) Portare all’
80% degli Americani entro il
2020, l’acqua potabile fluorizzata nelle abitazioni.
“ I bambini nascono senza carie” ci ricorda Faiella “
le patologie sia acquisiscono successivamente.
Lavorare sulla prevenzione è
importante anche perché Medicaid
nonostante gli sforzi non riesce a coprire tutte le prestazioni necessarie agli Americani.
Dal 1859
ADA lavora nel sociale e nella
prevenzione con “ADA no profit” e può contare su 157.000 iscritti in tutto il Paese.
Twitter@daviscussotto
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